La Recensione: “Divergent” di Veronica Roth, tra libro e film

Divergent, Veronica Roth, Uno nessuno e centomila libri

Trama.

In un futuro imprecisato all’interno di una società distopica, Beatrice si ritrova a combattere per la sua vita. È arrivato il momento di scegliere la fazione (Abneganti, Candidi, Eruditi, Intrepidi, Pacifici) alla quale dovrà appartenere, un legame che sarà più forte della famiglia. Per questo il 90 per cento dei ragazzi rimane nella fazione di appartenenza. Il giorno prima della scelta tutti gli iniziati sostengono un test attitudinale che li indirizza verso la fazione che più rispecchia il loro carattere. Beatrice, però, risulta essere Divergente, cioè potrebbe appartenere a tre diverse fazioni. Con suo sconcerto scopre che essere Divergenti è estremamente pericoloso…

Recensione.

Ammetto subito quanto Divergent mi sia piaciuto. L’ho divorato in due giorni. La storia è decisamente coinvolgente, l’idea è molto buona, e Veronica Roth è riuscita a “mixare” (passatemi il termine) sapientemente il tema della società distopica, le prove di coraggio e di abilità “intrepida” che Tris deve affrontare, un’intrigante storia d’amore e il fatto di essere a rischio di vita, in quanto divergente.

Però, questo non significa che non abbia notato i difetti di una scrittura non ancora matura. Per spezzare una lancia in suo favore, Veronica Roth aveva solo 23 anni quando ha scritto il libro.

Lo stile è, per essere magnanimi, mediocre. Scarno e fin troppo semplice anche per un pubblico di ragazzi, con frasi di tre parole ciascuna e un vocabolario misero. Ora non so quanto possa essere responsabilità della traduzione, perché in genere i traduttori devono attenersi rigidamente allo stile dell’originale, però potrebbe essere che la traduzione lo renda peggio di quello che è.

Inoltre alcune scene risultano veramente troppo infantili, come, per esempio, Tris che schiaffeggia davanti a tutti Quattro (che è il suo istruttore e deve nascondere il loro rapporto per non causarle problemi n.b.) perché questi non gli ha rivolto uno sguardo dal mattino a colazione.

In generale, tuttavia, ho trovato la loro storia d’amore incantevole: l’istruttore che si innamora della sua allieva contro la propria volontà, e fa di tutto per proteggerla.

La trovata delle fazioni è geniale, per quanto in realtà sia troppo schematica per essere realistica. Si adatta più alle esigenze narrative che alla logica. Ma il fantasy non è realistico, e il distopico anche meno, perché è un’estremizzazione. Ogni tanto bisogna lasciare il campo libero alla fantasia.

Il genere distopico si attribuisce alla fantascienza, ma in Divergent non ci sono elementi fantasy: a parte le fazioni tutto il resto, tecnologia, cibo, modo di vivere, è esattamente lo stesso di quello attuale.

Molti hanno criticato Divergent per essere la “brutta copia di Hunger Games”. In realtà, a parte il genere distopico che li accomuna, non trovo altre somiglianze. A parte quella delle copertine, che però non dipende affatto dall’autrice, quanto dall’affamato mercato editoriale che cerca di far leva sui più impressionabili.

Il primo capitolo della trilogia lascia molto mistero da scoprire, come se il grosso debba ancora iniziare. Non vedo l’ora di leggere Insurgent per vedere come va avanti!

 

Il Film.

 

 

Nel 2014 da Divergent è stato tratto un film, con la regia di Neil Burger. A fare la parte della cattiva Jeanine Matthews, la magnifica Kate Winslet.

Devo dire che questo è uno dei rari casi in cui il film è migliore del libro. Sebbene alcune critiche l’abbiano giudicato “trash” o una “boiata” (termine non mio) a me è piaciuto molto.

Gli attori sono perfetti per le loro parti, il personaggio di Jeanine è meglio delineato rispetto al libro e gli viene data più importanza, c’è il giusto equilibrio di azione, scelte di vita, amore. Inoltre vengono eliminate le ingenuità da teen ager presenti nella trama, con il risultato che la storia tra Tris e Quattro diviene ancora più intrigante.

A Marzo al cinema il secondo capitolo della saga, Insurgent.

 

Editore: DeAgostini.

Pagine: 480.

Prezzo: 8,50 euro.

Formato: 14×21 cm. In brossura con copertina patinata lucida.

Giudizio complessivo:  ★ ★ ★ ★

3 pensieri su “La Recensione: “Divergent” di Veronica Roth, tra libro e film

Lascia un commento