Come sapete Nativi Digitali Edizioni ha organizzato un blogtour per promuovere 10 romanzi del suo catalogo: fino al 15 ottobre i 10 titoli sono in offerta al -50% e ogni giorno un blog ospita un contenuto inedito che li riguarda. Oggi tocca a noi, con un approfondimento sui personaggi di “Il Giardino degli Aranci”, trilogia di genere distopico di Ilaria Pasqua. Il primo libro, Il mondo di Nebbia, è in promozione, non perdete l’occasione e acquistatelo qui (io ho iniziato a leggerlo e lo trovo molto intrigante!).
Prima di lasciarvi ai personaggi vi introduco brevemente la trama: Aria vive in un Mondo di Nebbia, un luogo dove la vita sembra scorrere normalmente, ma che in realtà nasconde inquietanti segreti, a incominciare dalle strane forme di fumo nero che prendono gli incubi: procioni, serpenti, cavallette, gechi, ombrelli… A controllare la città sono i Cinque Sacerdoti, la loro parola è legge. Aria non è però una ragazza come tutte le altre: in quel mondo ha la sensazione di “girare a vuoto”, e dentro di sé sospetta che dietro ai suoi incubi ci siano verità dimenticate… sarà l’incontro con Will, che come lei sembra frustrato e insoddisfatto da quella realtà, a rivelarle che tutto quello in cui credeva prima è nient’altro che un’illusione. Qual è la verità dietro quel mondo? Chi sono i Cinque? E in che modo Aria ha il potere di cambiare tutto?
Chi sono i personaggi che si muovono in questo Mondo di Nebbia? A raccontarceli la stessa autrice, Ilaria Pasqua:
Aria: non c’è nome più adatto a descriverla. Aria è un tipo testardo e tutto pepe, dalle maniere brusche ma dal cuore d’oro. È una mangiona, e all’apparenza non sembra aver bisogno di nessuno. Il fatto che non sia vero, ma che continui comunque con tutte le forze a cercare di essere indipendente la rende speciale agli occhi degli altri.Ciò che cerca sempre di fare, anche se forse non se ne rende conto, è tendere al cielo, essere libera. Per questo il mondo di nebbia è troppo per lei. Una prigione che non può sopportare. Ma anche nel mondo del bosco troverà un altro genere di prigione che per lei potrebbe essere persino peggiore della precedente…
Will: questo ragazzo è cresciuto nell’ombra. È infatti silenzioso ma pieno di calore. Sa come far sentire gli altri apprezzati. Capisce al volo se c’è qualcosa che non va nell’aria. È un intuitivo ma poco impulsivo, al contrario di Aria che la maggior parte delle volte si butta senza pensare affatto alle conseguenze. Lui pensa troppo alle conseguenze. Per questo appare a volte un po’ bloccato. Questo personaggio è nato durante una bellissima passeggiata tra le montagne del Trentino. Il cielo era carico di minacciose nuvole grigie pronte a scaricare pioggia da un momento all’altro, ma il verde tutt’intorno era spiazzante. Will mi è sempre apparso così.
Henry: il saggio Henry. Questo ragazzo è cresciuto in una casa piena d’amore e di risate. È un tipo rilassato, che è in grado di mettere a suo agio anche le pietre. Non passa inosservato, anche se vorrebbe, ma la vicinanza di Aria di fatto è stato il miglior mantello dell’invisibilità. Per lui non c’è compagnia migliore che quella dei suoi amici. È il più legato agli altri, e forse più degli altri è pronto a sacrificarsi in caso di necessità. Lui segue i più alti ideali di amicizia e amore, senza preoccuparsi troppo di ciò che di brutto c’è nel mondo. È uno spirito positivo.
Ha solo una cosa che lo rende strano: ama toccare le cose, potrebbe passare ore a sfiorare muri e superfici. Forse perché vorrebbe conoscere fino in fondo tutto ciò che lo circonda. O forse solo perché è strano.
Dan: raggio di sole. Dan è nato da un raggio di sole. Per me il sole e lui sono inseparabili. Tutto ciò che rappresenta il sole in una giornata, lo fa Dan nella vita degli altri. Spensierato, avvolgente, un leader nato che però nasconde dentro di sé un piccolo velo d’invidia…
Marcus: la vita con Marcus non è stata affatto generosa. Si è divertita a mangiarlo pezzo per pezzo senza che potesse far nulla per impedirlo. Marcus è un ragazzo debole che non è in grado di vedere il bello di questo mondo. Ha conosciuto una sola persona speciale ed è scappato via, le scuse che si è dato per essere infelice sono la sua giustificazione a non vivere.
Marcus rappresenta tutta la mia negatività. Proprio come il mondo di nebbia.
Lucas: un tempo era il calore che riusciva ad avvolgere la stanza. Allegro, sveglio, spigliato, dal sorriso disarmante. Lucas era il tipo di persona che avrei voluto conoscere; capace di attirare l’attenzione senza volerlo, di strappare una risata con una semplicità incredibile. È disperatamente ottimista e fino all’incontro di Marcus non pensava potesse davvero esistere il male…
Wade: anima semplice, è un tipo che non si arrende mai. Un po’ come sua figlia Aria non accetta le imposizioni, né che le cose non possano andare nel modo che desidera. Insiste finché non riesce. Ma a volte i desideri e l’ostinazione non bastano. E Wade lo imparerà molto bene nel corso della trilogia.
Loren: di Loren credo di averne conosciute molte nella mia vita. Impaurita è il termine che mi viene in mente prima di tutti gli altri. Non sa bene cosa ci fa nella vita, non sa adattarsi alla sua stessa esistenza. Ha difficoltà ad analizzare ciò che ha intorno anche se ci prova con tutte le sue forze. Sua sorella è l’unico appiglio, e forse l’unica cosa che riesce a farla sorridere. Quando è con lei si dimentica di tutto il resto e riesce a stare bene. Ma non dura mai abbastanza.
Mary: è un’Aria in miniatura, o un’aspirante Aria. Ha in sé quel seme da “rivoluzionaria” solo che è nata in un’epoca che non le può permettere di svilupparlo. In un mondo impossibile, lei cerca comunque di mantenere la sua dignità. È ancora troppo giovane però per scegliere con coscienza la sua vita. Forse Aria le darà una fiducia eccessiva, vedrà troppo oltre le sue capacità. E sbaglierà. Per Mary Loren è tutto, proprio come per la sorella. Se non avesse lei da proteggere, la sua linguaccia se ne starebbe chiusa in bocca, forse. Non ama ciò che la circonda, ma non ha ancora trovato il coraggio per tentare di cambiare le cose. D’altronde la sorella le dice: “sei un microbo”, e in effetti è proprio troppo piccolina per stringere tra le mani il destino di quel mondo, e forse anche per tenere il suo.
Peter: un ragazzo semplice nel senso più buono del termine. Ama lavorare nei campi ma crede ci sia di più nella vita. Solo che non sa bene cosa. Non è un tipo troppo intelligente, ma compensa tutto ascoltando gli altri, è un gran ascoltatore e a pelle riesce a capire se negli altri c’è qualcosa che non va. Interpreta le maree del suo mondo, e le osserva in silenzio.
Will diventerà per lui un raggio di speranza, la possibilità di avere qualcosa di meglio. Si farà tentare da tutto quello che il ragazzo gli racconterà. Sognerà a occhi aperti un luogo che non ha mai visto e questo suo desiderio oscurerà tutto il resto, anche il buonsenso.
Merrick: glaciale e freddo come una pietra, quest’uomo sembra arrivato da un altro pianeta. Non sembra avere nessuna caratteristica che lo possa avvicinare a un essere umano. Persino guardando la sua pelle si direbbe morto. Morto. Merrick sembra un cadavere che pensa. Pensa molto, e anche molto bene, è un calcolatore dalla mente sempre attiva. Un manipolatore che ha ben più di queste particolarità. Forse nasconde qualcosa?
Non perdetevi le prossime tappe del blogtour, con tante curiosità sugli altri 9 romanzi!